Giovedì 19 ottobre 2017 – dalle ore 16:00 alle 18:30 – si inaugura la mostra “Slander” di Marco Rossetti allestita nella ‘sala delle mura greche’ della BRAU.
Il tentativo di dispiegamento della parola Slander (in inglese: calunnia, diffamazione) coniugata ad un’immagine, quale, di primo acchito, sembrerebbe un verricello, un argano per issare su qualcosa, conduce la mente, per similitudine, ad un meccanismo duchampiano: una macchina verbo-visiva, per dis-orientare la visione-parola. Sembrerebbe un dispositivo che produce, trasferisce una cosa dalla cultura all’immaginazione, un elemento costitutivo dell’immagine: svelare, tenendolo nascosto, il segno, il cui fenomeno è sempre significanza di altro. Ma l’immagine per essere tale, per assolvere la sua alchimia, richiede un’imponderabilità fenomenica dichiarativa della sua esistenza reale. La realtà dell’immagine è ciò con cui ci scontriamo lungo il nostro cammino verso la morte; dunque a cui siamo interessati. La realtà dell’immagine è nella sua latitanza.
L’esposizione è visitabile fino al 17 novembre 2017.
Questa esposizione è l’ultima della rassegna dal titolo Territorio e impronta che ha presentato, nella Sala delle “mura greche” della BRAU Biblioteca di Area Umanistica – Università Federico II di Napoli, quattro mostre di artisti appartenenti a generazioni diverse, i quali in vario modo utilizzano il mezzo della fotografia come dispositivo visuale.
L’idea di percorso espositivo proposta per il Complesso di S. Antoniello a Port’Alba è, attraverso l’arte visiva, parte integrante di un progetto più ampio di Bellini Area Arte, brand già annunciato a ottobre 2015, che connota l’aria del centro storico come distretto delle arti. Negli intenti si vuole costruire un appuntamento annuale, facendo così della BRAU Biblioteca di Ricerca Area Umanistica un luogo di incontro culturale aperto all’arte nella sua accezione più ampia.
Il progetto Territorio e impronta è proposto da Antonello Scotti per Spazio Nea