g. olmo stuppia è scultore e artista visivo. Legato agli “sfilacciamenti visivi” del pensiero debole, elabora installazioni ambientali trasformandole in estetiche post-internet site specific. Ha esposto a Berlino (h28kunstarchiv), Bologna (Questa Cantina) e partecipato a numerose mostre collettive in Italia e all’estero, tra cui PIIGS_An_Alternative_Geography_of Curating realizzando la prima performance con drone nella storia della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo dal titolo nOIA. Durante la 56ma Biennale di Venezia è stato assistente “psicogeografico” RAQS. Ha lavorato come performer e come assistente a Roma per Bruguera e, successivamente per They Come to Us Without World di Jonas. Ha concluso la residenza presso la Bevilacqua La Masa a Venezia sviluppando #progettokoleos un’invasione performàtica in 9 capitoli che mette in discussione la grammatica pubblicitaria contemporanea ossia il paradigma fondativo delle aree più “sviluppate” della terra. È fondatore dei progetti site specific Radioborcia, Observatorylandscape, Cassata Drone Pavilion (Palermo, 2018).
g. olmo stuppia vive e lavora tra Milano e Parigi.